PlayStation Vita, Sony in grossi guai secondo Forbes

di Redazione 1

 Il deludente lancio in Giappone di PlayStation Vita non ha certamente mancato di far discutere appassionati ed esperti nel settore. Il celebre giornale dedicato alla tecnologia Forbes si lancia addirittura in proclami tragici per la nuova console portatile Sony, che secondo una recente analisi metterebbe in seria difficoltà il colosso giapponese.

Forse lanciarsi in giudizi così affrettati è ancora presto, considerato che bisognerebbe valutare l’andamento sul lungo periodo e soprattutto l’impatto sui mercati occidentali atteso per il 22 febbraio 2012. Forbes però sostiene che Sony deve sbrigarsi ad attuare strategie di riparazione anche immediate, emulando un po’ quello che fece Nintendo la scorsa estate per “salvare” le deludenti vendite del Nintendo 3DS.

C’è da dire che il ragionamento di Forbes parte da lontano, visto che considera la stessa PlayStation Vita come l’ultimo baluardo di un mercato, quello delle console da gioco portatili, destinato a sparire nei prossimi anni sacrificato all’altare di smartphone e tablet, che impazzano già in occidente. Il Giappone può essere l’ancora di salvezza, ma se anche lì le cose vanno male, per Vita potrebbe profilarsi uno degli inizi più difficili di sempre.

Si ricorda infatti che il Nintendo 3DS venne lanciato alla fine di febbraio di quest’anno totalizzando oltre 370.000 console vendute, seguite poi da 210.000 nella settimana successiva, e infine da un calo generale fino ad agosto, mese in cui è arrivato il primo pesante taglio di prezzo, quando la macchina è definitivamente esplosa anche per merito dell’uscita contemporanea a fine anno di tre episodi inediti di franchise importanti come Monster Hunter, Super Mario e Mario Kart.

PlayStation Vita non solo ha iniziato peggio, con 320.000 per giunta al ridosso del Natale, ma ha continuato in maniera disastrosa, con poco più di 70.000 unità piazzata in quella che era la settimana più prolifica dell’anno. Di conseguenza, secondo il giornale, Sony sarà presto costretta a tagliare il prezzo di 4.000 yen, portandolo quindi a 20.000.

Qualche dubbio viene mosso anche sul lancio americano: la console costa 250 dollari nella versione WiFi, mentre i giochi hanno un prezzo 45 dollari in media. Un tablet Amazon Kindle Fire viene venduto a 199 dollari e i giochi, si sa, costano pochi euro se non addirittura centesimi. Senza sottovalutare l’importanza dell’iPod Touch in questo segmento, anche questo a 199 dollari. Ma noi ci chiediamo, finiranno davvero per danneggiare il mercato delle console portatili?

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