Dragon Age: Origins, il vero ritorno degli RPG

di Redazione 2

 La Bioware, per dimostrare quanto le scelte personali influiscano sul gameplay di Dragon Age: Origins, ha rilasciato una demo post-E3 dove possiamo ammirare due tester che percorrono la stessa sezione di gioco. I due giocatori usano diverse impostazioni di party e compiono scelte assolutamente differenti. A demo conclusa non si può non avere la certezza che questo sarà un evento memorabile nella storia degli RPG e quindi non esitiamo a darvi molte più informazioni a riguardo.

Per chi non avesse idea di cosa sia Dragon Age: Origins, è un gioco molto simile al famoso ‘RPG Baldur’s Gate di circa 10 anni fa. Lo stile Dungeons & Dragons è inconfondibile, ma per chi ancora non se ne è fatto un’idea diciamo che stiamo parlando di un gioco nel quale ci ritroveremo all’interno di un mondo fantastico, quasi tolkeniano. In questo mondo potremo creare il nostro personaggio, il quale incontrerà compagni, nemici, persone e molti mostri. Il bello però verrà quando dovremo fare delle scelte (in questo caso molto spesso) che scriveranno il nostro destino e ci porteranno a vivere centinaia di avventure.  Nel caso di Dragon Age: Origins avremo la possibilità di aver pieno comando sia sul nostro personaggio che sul nostro party. Potremo decidere quali magie e/o attacchi dovrà compiere un nostro compagno e soprattutto quando. Avremo accesso ad una grande varietà di oggetti speciali che caratterizzeranno il PG e che ci aiuteranno a superare grandi difficoltà. Inoltre useremo tutta la tattica in nostro possesso per sconfiggere i nemici.Detto questo possiamo passare alla demo e  quindi ai due tipi di gioco che ci sono stati mostrati.

Nel primo schermo abbiamo il nostro personaggio principale, un umano combattente, e nel secondo un mago. Nella scena il party interagisce con un traghettatore che ci trasporterà verso una torre, obiettivo della nostra missione. Nel primo caso siamo accompagnati da Morrigan, un mago del party che tenta di intimidire il traghettatore, e nel secondo caso da Sten, che tenterà di corrompere l’uomo con dei regali (in questo caso dolci). Notiamo subito quanto è fondamentale portare con se personaggi che non solo siano abili in battaglia, ma anche con le parole.  In tutti e due i casi i gruppi riescono a passare il fiume, ma durante il tragitto un gruppo avrà la fortuna di estrapolare molte più informazioni sulla destinazione. Il traghettatore, in questo caso, preferisce parlare con chi gli ha offerto dei dolci invece di minacciarlo. Ciò non vuol dire però che dobbiamo essere sempre dei buoni. In questo caso l’NPC ha reagito in questo modo, ma, come nel mondo reale, le personalità sono tantissime: troveremo di sicuro qualcuno disposto a parlare sotto minaccia e qualcun’altro che, avendo ottenuto una ricompensa, non si curerà affatto di dire più del necessario.

Più avanti avremo un’altra occasione per dimostrare le differenze tra i due party. All’interno di una torre troveremo una maga: il gruppo con il guerriero avrà difficoltà ad interagire con la donna e, al 90%, ingaggierà battaglia sconffigendola mentre il secondo gruppo, capeggiato da un mago, sarà capace di persuadere la curatrice a unirsi al party (a quanto pare è la curatrice più forte del gioco). Ecco a voi quindi ciò che ci aspetta, almeno per ora. Il gioco è stato annunciato per la fine di quest’anno.

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