Arte: una sanguinolenta partita di Counter Strike

di Redazione Commenta

La violenza nel mondo dei videogiochi è un tema trattato da molti media ogni giorno. La maggior parte di noi videogiocatori uccide svariate persone ogni singolo giorno, senza mai riflettere sulle conseguenze delle nostre azioni, o sulle conseguenza della morte stessa.

Riley Harmon, un artista statunitense, ha voluto rimediare con la sua ultima opera, intitolata “Ciò che è senza la mano che lo impugna” (What it is without the hand that wields it). La scultura, collegata ad un server, lascia gocciolare del sangue (finto) ogni volta che qualcuno muore all’interno di una partita di Counter Strike. Se volete partecipare alla mostra potete farlo usando il comando: connect 129.15.76.103:27015 all’interno del gioco.

Via | Kotaku

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