
I giochi per Nintendo 3DS, che costeranno fra i 30 e i 45 dollari, potranno mai competere con i giochi per smartphone e altri dispositivi mobili (iPhone e iPad in primis), che hanno prezzi largamente inferiori, compresi fra uno e dieci dollari?
È questa la domanda che è stata posta in una recente intervista a Reggie Fils-Aime, numero uno di Nintendo America, il quale ha ribadito il concetto – espresso più volte – che Apple App Store ha messo in crisi l’industria dei videogiochi.
Secondo Fils-Aime “uno dei maggiori rischi per la nostra industria (quella dei videogiochi) è rappresentato da tutti quei giochi a basso costo che sono palesemente usa-e-getta” e secondo il dirigente Nintendo “creano una mentalità negli utenti per la quale un gioco dovrebbe costare uno o due dollari“.
Insomma, un gioco come Angry Birds vale quel che costa, ma pensare a titoli come Super Mario o Dragon Quest, il cui sviluppo costa milioni di dollari, venduti a pochi dollari è pressoché assurdo. Come dargli torto?
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