Peter Molyneux si vergogna dei voti di Fable 3

di Redazione Commenta

 Chi ben conosce Peter Molyneux probabilmente saprà a memoria il suo “modus operandi”. Dichiarazioni pompate sui suoi progetti prima del lancio, poi l’ammissione che qualcosa non è effettivamente andata come previsto una volta che il gioco è già uscito nei negozi ed è stato valutato, positivamente o meno, dalla stampa specializzata.

Poteva esimersi il buon Peter dal farlo con il recente Fable 3? Ovviamente no, ed eccolo dunque pronto a vergognarsi dei voti ricevuti dal gioco. E la cosa importante da sottolineare è che è pienamente d’accordo con la stampa, che su MetaCritic lo ha premiato con un media dell’80 percento. Come successo con Fable 1 prima, con Fable 2 poi si ripete dunque adesso con il terzo episodio: la storia è la stessa, Fable 3 non ha rispettato le aspettative.

“È difficile essere completamente onesti senza offendere qualcuno ma quando ho letto un po’ di recensioni su Fable 3 che affermano di come non fosse propriamente ben fatto, devo ammettere di essere stato d’accordo con quei giudizi”, ha dichiarato nel corso di un’intervista concessa al portale Gamasutra.

Molyneux non è dunque totalmente soddisfatto del gioco, nonostante le cinque milioni di copie vendute, un record assoluto per la serie nata sulla vecchia Xbox. Il responsabile di Microsoft Game Studios Europe ha spiegato infatti che i motivi sono tutti da imputare agli accelerati tempi richiesti per la pubblicazione del gioco nei negozi, cosa che non avrebbe dunque permesso di sviluppare la seconda parte del gioco, quella relativa alla gestione del regno dopo la rivoluzione, come Peter desiderava. Non a caso, proprio questa porzione di Fable 3, seppur apprezzata è stata criticata proprio per la scarsa profondità.

E adesso? E adesso nulla, la palla passa inevitabilmente a Fable: The Journey, lo spin-off only-Kinect annunciato nel corso della conferenza per l’E3 2011 che è già stato oggetto di critiche, prontamente respinte, da parte degli appassionati e accompagnato peraltro da qualche perplessità da Molyneux che ammesso come non sarà per niente facile realizzare un titolo senza l’ausilio del pad.

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