Ashes Cricket 2009, oggi in uscita


Per le compagne dei più accaniti sostenitori del gioco del calcio, i mesi estivi sono la panacea per tutti i mali sopportati durante le lunghissime domeniche passate in solitudine a causa delle partite di campionato che costringono i fidanzati tifosi a correre nelle curve degli stadi armati di sciarpe e di striscioni per dare conforto e coraggio alla propria squadra del cuore, ignorando quindi le richieste delle proprie partner di passare i weekend in modo diverso.

Ma a quanto pare i mesi estivi possono essere comunque occupati da altri tipi di competizioni visto che allontanato lo sport seguito dal vivo, c’è sempre una variante, quanto meno videoludico che può rimpiazzare la solitudine creata dagli stadi ormai vuoti e dalle televisioni che non trasmettono più le partite delle varie serie e lasciano l’appuntamento alla prossima stagione quando un nuovo campionato ha inizio e un nuovo tifo è necessario.

Star Ocean The Last Hope, forse anche su Playstation 3


Quale potrebbe essere la catastrofe più immensa che potrebbe accadere al nostro amato pianeta? C’è chi parla di un possibile problema dovuto a causa della siccità perenne in alcune zone della Terra, o ancora si può parlare di epidemie che mettono a repentaglio la salute degli esseri umani decimando così popolazioni intere, terrorizzate dalla possibile infezione in circolo. C’è anche chi è impaurito dalla possibile attuazione di una sorta di terza guerra mondiale che porterebbe solo morte e dolore.

Più o meno sotto questo arco narrativo, dovuto ad una temibile guerra nucleare, si apre la storia di Star Ocean The Last Hope, l’ultimo esemplare della serie arrivato su Xbox 360 con un discreto successo. Nei panni di Edge, un giovane capitano di una nave intergalattica, abbiamo avuto il compito di scovare un nuovo territorio da colonizzare per far nascere una nuova civiltà e ricominciare più o meno da zero il cammino dell’uomo ormai sterminato dalla faccia della Terra.

Mini Ninjas, un gioco ironico sugli assassini giapponesi


Il fascino del mistero è sicuramente un elemento importante per far sì che un personaggio appaia, agli occhi di chi ammira le sue avventure, come un eroe intrigante e vincente e sempre legato ad un lato oscuro che arricchisce la sua personalità elevandolo rispetto ai classici supereroi che si nascono esclusivamente dietro un’identità secondaria atta a salvare la terra da mille pericoli e da personaggi malvagi pronti a mettere in atto i propri piani criminali.

Tra le figure di spicco che proprio del mistero hanno fatto la loro bandiera, ci sono i ninja, dei particolari combattenti del Giappone antico che si presentano come longilinee figure dall’agilità quasi non umana e dalla grande affinità col mondo delle ombre e dell’oscurità, tanto da riuscire nascondersi anche dietro un semplice spazio non baciato dalla luce in paziente attesa di poter compiere la propria missione e di ritornare alla base come se niente fosse accaduto.

Heavy Rain, un video mostra il gameplay del gioco


Come ci è capitato più volte di dire, il settore dei videogiochi, come tutti quelli che creano dei prodotti con lo scopo appunto di essere venduti, si affida principalmente a tutte quelle caratteristiche di marketing che tentano in un modo o nell’altro di accrescere il fascino di un dato videogame, cospargendo di attesa e di ansia l’uscita di un particolare titolo, privilegiando chiaramente quelli che hanno un motivo in più per essere lanciati in modo degno.

Proprio a questa caratteristica importante per il lancio di un nuovo gioco, si sta affidando la Sony per il suo nuovo misteriosissimo titolo che a quanto pare è stato etichettato addirittura come il più importante in sviluppo quest’anno. Si tratta di Heavy Rain per Playstation 3, un gioco di cui vi abbiamo già accennato qualcosa ma, forse proprio per ragioni di marketing, legato al più fitto mistero per quanto riguarda trama e caratteristiche, lasciando un affascinante punto interrogativo sul gioco.

Final Fantasy XIII: qualcosa sta cambiando… la grafica!

Inutile negarlo, nessuno di noi trova accettabili i tempi – quasi biblici – impiegati da Square Enix per sviluppare l’ultimo capitolo di Final Fantasy. Eppure, a giudicare, dagli screenshot che stiamo per vedere insieme, l’attesa potrebbe essere servita a qualcosa.

Pare infatti che il colosso nipponico abbia impiegato tutto questo tempo a perfezionare in maniera evidente la grafica del gioco rispetto a quella che era un anno fa. Guardate il confronto tra uno stesso frame del Final Fantasy XIII dell’agosto 2009 e quello del giugno 2009 e giudicate voi stessi:

Le migliorie, sia dal punto di vista delle luci che da quello dei particolari (capelli in primis), sembrano notevoli. Ma non è finita qui, dopo il salto vi aspetta un altro interessante confronto.

Marvel VS Capcom 2, a metà agosto anche su Playstation Network


Il suo kimono bianco è la sua divisa d’ordinanza, la fascia rossa tra i suoi capelli è il suo emblema di forza e di combattività, la sua espressione concentrata ci ha accompagnato in ogni gioco che l’ha visto protagonista della lunga saga che la signora Capcom gli ha dedicato e i suoi attacchi restano memorabili nella memoria di ogni appassionati di picchiaduro che si rispetti, dal celebre haduken in cui sprigiona una sfera di fuoco fino a calci rotanti in cui si vince la forza di gravità.

Il personaggio in questione, probabilmente l’avrete già capito vista la sua fama che non ha bisogno di presentazione, è Ryu, il celebre lottatore della premiata saga di Street Fighter che ci ha accompagnato nel lungo cammino ventennale della sua storia serie di picchiaduro e che non si stanca mai di andare in scena e vincere innumerevoli battaglie con la sua variegata cricca di coprotagonisti che ha animato da sempre uno dei giochi più godibili di sempre.

Trine, un video per il gioco fantasy su Playstation Network


Ci sono dei personaggi nel mondo dei videogiochi che, pur appartenendo ad un dato titolo, finiscono per essere delle costanti di alcuni generi nello specifico, riuscendo particolarmente bene come protagonisti o perché totalmente associati ad un dato filone che si rifà magari a libri di successo o a saghe cinematografiche, come succede per esempio con il fantasy dove le razze principali sono più o meno sempre quelle.

Tra elfi, gnomi, troll e semplici umani che sembrano quasi una minoranza in ambientazioni di questo tipo, il fantasy offre sempre, più o meno, la stessa gamma di personaggi che vengono man mano minimamente modificati tanto per garantire un briciolo di differenza tra un prodotto e l’altro che sia un gioco di carte collezionabili, dei testimonial per gadget di vario tipo e chiaramente che sia anche un titolo per console visto che appartenenti a questo genere abbondano.

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