Splatterhouse, la storia della saga horror di Namco

di Redazione Commenta

Vi abbiamo parlato più volte del remake di Splatterhouse (in uscita alla fine del 2010, salvo ritardi), adesso andiamo alla scoperta della serie “originale”. Una saga che conta tre episodi, usciti tra il 1988 ed il 1993.

Splatterhouse è stato uno dei primi giochi horror disponibili su console, creato per cercare di sfruttare il filone dei film dell’orrore tanto in voga durante la fine degli anni 80.

Il protagonista, Rick, somiglia in modo impressionante a Jason del film Venerdì 13 (la maschera è praticamente identica). Il nostro scopo è quello di salvare Jennifer, rapita da uno scienziato pazzo. Per farlo, dovremo affrontare vari livelli, uccidendo mostri e creature spaventose. La meccanica di gioco è semplicissima, avanzare per i livelli e picchiare tutto e tutti, siamo di fronte ad un picchiaduro vecchia scuola come non ne fanno più al giorno d’oggi.

Il primo Spatterhouse vede la luce nel 1988. Inizialmente disponibile solo in formato arcade, successivamente convertito su Mega Drive, PC Engine, FM Towns (console distribuita solo in Giappone) e personal computer. Si tratta senza dubbio dell’episodio più famoso della serie, violento e cattivo, la versione americana ha subito numerose censure, diverse scene splatter sono state eliminate e dal gioco sono spariti i simboli religiosi.

Splatterhouse 2 esce nell’agosto del 1992, solo ed esclusivamente su Sega Mega Drive. La formula di gioco è sempre la stessa, la grafica è sensibilmente migliorata, vengono aggiunti nuovi livelli e nemici ancora più spaventosi. Nel complesso, un gioco divertente, ma non certo un capolavoro assoluto.

Nel 1993 esce Splatterhouse 3, sempre in esclusiva su Mega Drive. Questo capitolo è forse il meno conosciuto, non è mai arrivato in Europa, restando confinato in Giappone e Stati Uniti. Solito gameplay, con nemici ancora più grandi, cattivi ed affamati. Degne di nota le ambientazioni, più tetre che mai.

Dopo il terzo episodio, Namco decide di sospendere la serie, anche per “colpa” dei gusti del pubblico, che stavano lentamente cambiando. Proprio in quegli anni, il genere dei picchiaduro a scorrimento subiva una battuta d’arresto, e molte altre saghe ne hanno risentito pesantemente (pensiamo solo a Final Fight e Streets of Rage).

Tutti e tre gli episodi sono disponibili su Virtual Console ed Xbox Live Arcade, inoltre saranno inseriti come bonus sbloccabili nel nuovo Splatterhouse 2010.

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