Giochi della memoria, Packy & Marlon

di Redazione Commenta


Più e più volte i videogiochi sono stati etichettati come dei veri e propri aggeggi infernali, come delle creature diaboliche disponibili su console per proiettare la vita di un giovane utente in un turbine di apatia per il mondo esterno e verso l’asocialità più clamorosa, costringendo un ragazzo a stare ore ed ore spaparanzato sul divano a provare i propri titoli preferiti senza stancarsi mai, danneggiando oltre alla vita sociale anche il proprio fisico.

Sedentarietà così costante potrebbe infatti portare all’obesità, specialmente se associata ad una sbagliata alimentazione, con merendine e porcherie varie da sgranocchiare con il controller ancora stretto tra le mani. Noi videogiocatori siamo abituati purtroppo a tutto questo, nonché all’additare di continuo la violenza, spesso utile al contesto della trama, presente in alcuni titoli, ma mai viene visto invece il beneficio portato da alcuni particolari giochi.


Probabilmente si tratta di uno dei titoli minori pescati nel vasto calderone della collezione di titoli disponibili su una console indimenticabile come il Super Nintendo, ma al contrario dei danni continui alla salute che, alcuni pensavano e pensano tuttora, portassero i videogame, un titolo si è fatto notare proprio per il particolare intento con cui è nato e per il grande vantaggio che ha portato alla comunità videoludica che ha avuto la fortuna di provarlo.

Packy & Marlon, questo il titolo del gioco, è un platform tra i più classici che vedeva come protagonisti una coppia di elefanti affetti da diabete. Nel gioco veniva trattato appunto come argomento questa malattia e venivano lanciati messaggi per la prevenzione e l’attenzione al cibo assunto e alla quantità di zuccheri, consigliando ai ragazzi di non esagerare. Alcuni studi sui ragazzi che hanno provato il gioco hanno davvero notato dei benefici, ma purtroppo questo quasi nessuno lo sa.

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