Persona 4 The Ultimate in Mayonaka Arena, nuove immagini del picchiaduro


Abbiamo imparato a conoscere il suo mondo a metà strada tra il contesto totalmente e coraggiosamente moderno ed attuale di alcune sezioni di gioco, intervallate da momenti in cui gli abissi delle tenebre, l’oscurità e l’occulto prendevano piede in modo deciso e profondo. E’ una saga che ci ha emozionato fin dal suo esordio su console regalando al genere dei giochi di ruolo una nota totalmente diversa abbandonando l’ambientazione tipica del filone stesso.

Si parla della saga di Persona, una temeraria serie di giochi di ruolo che ha avuto l’ardire di eliminare dal suo vocabolario la parola fantasy, deludendo così gli appassionati di quello stile, ma eccitando considerevolmente i numerosi fans del genere che hanno così trovato nuova linfa per il loro divertimento. Come forse saprete, la serie presto farà un balzo particolare visto che verrà pubblicato uno spin off che apparterrà al mondo dei picchiaduro.

Persona 4: The Ultimate in Mayonaka Arena, primo trailer


Non capita ormai così di rado di poter approfittare dell’esistenza di uno o di un intero gruppo di personaggi dal forte carisma e capaci di emozionare le folle videoludiche per estirparlo dal proprio gioco d’appartenenza e di inserirlo in contesti decisamente differenti, per la somma eccitazione del fans di turno. Insomma sono parecchi anche i personaggi più popolari che si sono ritrovati in tutte altre vie lungo il proprio cammino videoludico.

Basti pensare semplicemente a Mario o a Sonic che si sono visti come protagonisti di folli esperimenti, dalle simulazioni di giochi da tavolo con ammiccamenti ai più divertenti party games, fino ai titoli rigorosamente sportivi, senza dimenticare i racing game tanto graditi dal grande pubblico. Ma avreste mai pensato di vedere personaggi tenebrosi ed oscuri sradicati da una famosa saga di giochi di ruolo per diventare lottatori in un picchiaduro?

Persona 4: The Ultimate in Mayonaka Arena, il gioco di ruolo diventa picchiaduro


C’è un grande handicap nel mondo dei giochi di ruolo, o almeno così lo vedono molte persone che già di loro non gradiscono più di tanto la struttura dei role playing game e che non riescono a trovare grosse differenze tra un capitolo e l’altro delle saghe più importanti visto che, la maggior parte di esse, riesce ad esistere soltanto con un uso smodato dello stile fantasy, con tutti gli stereotipi del caso che le case di sviluppo intendono inserire.

Nessuno riesce a sopravvivere a questa pratica, nemmeno la gloriosa serie di Final Fantasy che effettivamente, oltre a qualche elemento vagamente fantascientifico, del fantasy fa largo uso. Eppure una serie di respiro puramente nipponico è riuscita da sempre a farsi notare per uno stile che si diversifica in modo decisamente profondo da tutta la massa, proponendo piuttosto qualcosa di più dark ed oscuro. Avete già capito di chi stiamo parlando?