Heavy Rain, pronosticato un milione e mezzo di copie vendute


Saranno stati gli annunci golosissimi da parte della Quantic Dream che si è occupata dello sviluppo del gioco, riguardo le varie anticipazioni sulla struttura atipica che fin da subito è stata concepita per rivoluzionare in qualche modo il concetto di titoli d’azione e d’avventura disponibili su una determinata console. Saranno state le ghiottissime immagini che sono state pubblicate nel corso dei mesi di gestazione a far venire l’acquolina in bocca al pubblico videoludico.

Saranno stati anche i numerosi video che pian piano hanno mostrato il gameplay effettivo che tanto era stato pubblicizzato e che finalmente era possibile vedere con i nostri occhi e comprendere effettivamente a cosa stavamo andando incontro. Insomma sono stati diversi gli elementi che hanno reso possibile un tale clamore riguardo l’uscita tanto attesa di un gioco tra i migliori dell’anno, quello che risponde all’altisonante nome di Heavy Rain.

David Cage dice la sua sulla violenza nei videogiochi


Molte volte il mondo dei videogiochi finisce nel mirino delle associazione di genitori o dei semplici benpensanti che tendono a dare la loro opinione sull’argomento, spesso senza conoscere da vicino tutto quello che riguarda l’universo dell’intrattenimento videoludico. Uno dei motivi portanti di tali critiche rivolte al nostro passatempo preferito è sicuramente da ricondurre, molto spesso, al livello di violenza all’interno di alcuni particolari giochi.

Nessuno può dimenticare il grandissimo scalpore che fece il primo capitolo della famosa saga di Mortal Kombat quando un lottatore aveva la possibilità di finire in modo crudele e spietato il proprio avversario con una delle svariate fatality, diverse da protagonista a protagonista, staccando di netto la testa dal collo o attraversando con un pugno il torace, il tutto in un bagno di sangue virtuale da rivoltare lo stomaco. Ma questo è solo un timido esempio.

Heavy Rain, buone le vendite della prima settimana


Era sicuramente uno dei giochi più attesi di quest’anno, uno di quelli per cui le riviste specializzate del settore hanno speso fiumi di inchiostro e speciali su speciali per raccontare ogni tipo di novità su tutto quello che orbita intorno ad un pezzo da novanta, un capolavoro annunciato ancor prima di trovare posto sugli scaffali dei negozi di tutto il mondo, grazie al sistema di gioco assolutamente innovativo e alla trama totalmente coinvolgente.

Si tratta di Heavy Rain, lo straordinario titolo arrivato su Playstation 3 di recente anche qui in Europa e tra i più discussi per vari motivi, primo fra tutti la bontà della trama che rende il videogame quanto più simile possibile ad una sorta di film interattivo più che ad un’avventura da vivere su console, grazie anche al sistema di gioco che obbliga il giocatore all’attenzione più assoluta ai movimenti, in special modo nelle coreografiche scene di lotta.

Heavy Rain, necessarie concentrazione e analisi per capire a fondo il gioco


Nell’affollato calderone che è il mondo del videogioco ci sono davvero moltissime tipologie di titoli che riescono ad accontentare qualsiasi tipo di gusto e di esigenza di ogni videogiocatore. C’è per esempio lo sparatutto più frenetico o il picchiaduro più estenuante, dei giochi che impongono dei ritmi serrati ed un dito molto veloce, adatto a premere il grilletto al momento giusto o ad eseguire dei devastati attacchi per infliggere danni all’avversario di turno.

Ma ci sono anche dei giochi in cui invece l’immedesimazione e il contatto emozionale con la storia è decisamente il fulcro del titolo stesso, mettendo in secondo piano a volte l’attenzione alla grafica e soprattutto la freneticità dell’azione. Può accadere questo per esempio in uno stealth game in cui le pause tra un’azione e l’altra possono essere lunghe, oppure in un survival horror dove le forti emozioni regnano sovrane, con il timore di incontrare aberranti creature varcando una porta chiusa.

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