Risen 2, la recensione del GDR piratesco

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 Il primo Risen conquistò critica e appassionati per il suo essere un gioco di ruolo dallo stampo fortemente tradizionale. Sviluppato dai ragazzi di Piranha Bytes, il team autore della famosa serie di Gothic, ebbe il merito di riportare in auge un modo di realizzare una tipologia di GDR che sembrava essersi persa con gli anni, allietando gli appassionati PC e Xbox 360.

Risen 2: Dark Waters però fa ancora di più: al momento disponibile solo su PC, ma presto anche su PlayStation 3 e Xbox 360, stravolge completamente i dettami dell’RPG classico. Nessuna ambientazione fantasy-medievale, ma una più caraibica dedicata all’affascinante universo dei pirati, con tutte le conseguenze del caso sul gameplay, senza perdere tuttavia la verve fortemente hardcore del primo episodio.

Grafica e Sonoro

Dal punto di vista tecnico, Risen 2 è un gioco particolarmente interessante. L’engine che modella il mondo di gioco è curato nei minimi particolari: le ambientazioni vantano texture e un dettaglio notevole, e grazie a uno straordinario impianto di illuminazione, regalano un impatto visivo di prim’ordine, specialmente durante le fasi diurne. In notturna emergono invece meglio i difetti, come qualche texture in bassa risoluzione, modelli dei personaggi non propriamente all’avanguardia e, in generale, animazioni di scorsa generazione, chiaramente visibili anche di giorno. Ogni tanto pecca un po’ in termini di pulizia, a causa di filtri che non riescono a compiere le proprie funzioni al meglio.

Da applausi l’ottimizzazione a cui è riuscito ad arrivare il team: non esiste un caricamento, né dal passaggio da una zona all’altra né entrando o uscendo da un’abitazione. L’azione di gioco non viene mai interrotta, tranne quando ovviamente si passa a un’ambientazione completamente nuova. Ma per trattarsi di un titolo che offre una libertà d’azione invidiabile, è un risultato incredibile.

Soddisfacente anche il sonoro. Un buon doppiaggio in inglese, arricchito da dialoghi graffianti e ben scritti, è accompagnato da una colonna sonora gradevole e che vanta un paio di pezzi fenomenali nel suo repertorio. Nella norma gli effetti sonori.

Giocabilità e longevità

Risen 2 è un gioco di ruolo di stampo espressamente classico come il suo predecessore. Obiettivo è quello di completare quest primarie e secondarie per far crescere le caratteristiche del proprio alter-ego. Ad ogni attributo che viene migliorato tramite i punti esperienza, qui identificati in “Punti gloria”, è possibile migliorare a sua volta abilità e talenti, quest’ultimi tramite vari addestratori che è possibile scovare nel mondo di gioco. A patto di essere disposti chiaramente a pagare per il loro addestramento. Con il passare delle ore, avrete l’opportunità di guidare una vera e propria ciurma, nel tentativo di scovare il segreto che si cela dietro Mara, signora dei Titani che minaccia ancora la vita dei sopravvissuti di Risen, e l’arma studiata per sconfiggerla.

Il sistema di combattimento ha un sapore action e tenta di replicare il canonico stile degli scontri spada vs spada tra pirati, anche se non convince appieno. Con il passare delle ore è possibile apprendere qualche mossa inedita, ma il succo rimane sempre lo stesso e scade presto nella ripetitività. Mai noiosa, perché il livello di sfida è decisamente medio-alto, specialmente per un novellino, ma non riesce a garantire una rigiocabilità elevata.

Il tutto nonostante un lunghissimo repertorio di cose da fare, soprattutto per quanto riguarda le quest secondarie, tante e ben variate tra loro. Dopo averlo terminato la prima volta, tuttavia, il claudicante combat system potrebbe essere tre la cause che non vi porteranno a ricominciarlo.

Sistema di controllo

Risen 2: Dark Waters segue su mouse e tastiera il solito schema per i titoli del genere, con il mouse utilizzato per interagire con l’ambiente e nei combattimenti, e i tasti invece sfruttati per l’accesso rapido ai vari menù o oggetti di gioco. Abbiamo provato anche un controller Xbox 360, perfettamente compatibile per la versione PC, il quale risulta più comodo nei combattimenti vista la natura action del combat system, un po’ meno invece per gestire tutte i vari elementi di gioco.

Commento finale

Risen 2: Dark Waters è in definitiva un ottimo GDR. Profondo, lungo, con un’ambientazione insolita ma interessante e particolarmente riuscita, insieme a una trama appassionante, merito soprattutto di una sceneggiatura di qualità, con dialoghi ben scritti e di un livello qualitativo superiore alla media. Peccato per qualche incertezza nel combat system, ma gli amanti del genere hanno trovato di nuovo pane per i loro denti.

Voto 8/10

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