Recensione: Watchmen – The end is nigh

di Redazione Commenta

Fin dall’alba dei tempi i registi più talentuosi si sono cimentati in trasposizioni cinematografiche di libri, opere teatrali, fumetti e quant’altro. Quest’anno ci ha provato il regista Zack Snyder, portando sul grande schermo nientepopodimeno che “Watchmen“, l’osannata graphic novel dello scrittore Alan Moore, e come ogni buona produzione cinematografica, il film è stato accompagnato dall’uscita in contemporanea di un videogame, trattasi in questo caso di un tie-in.
Watchmen: The end is nigh” (disponibile per PC, Xbox360 e PS3 ed acquistabile unicamente nei canali di distribuzione online di Steam, Xbox Live e PlayStation Network) è il primo “episodio” di una serie che vi poterà ad investigare, nei panni del Gufo Notturno e Rorschach, negli anni d’oro dei “Crimebusters” (cinque anni prima del famoso “decreto Keene” visto nel fumetto e nel film).
Ma andiamo ad analizzare il gioco.

Grafica

Graficamente parlando, “Watchmen” risulta essere discreto: il motore grafico proprietario permette di godere di notevoli effetti, quali riflessi di luce, strade bagnate e texture di qualità. Il level design rispetta degnamente l’atmosfera della controparte cinematografica e fumettistica, proponendo gli stessi tetri ambienti, illuminati dai neon colorati delle insegne dei vari negozi. Buone le animazioni dei personaggi che risultano essere fluidi nei movimenti. Insomma, pur non essendo il “nuovo Crysis”, il gioco in questione si difende bene.

Voto: 7/10

Gameplay

Watchmen” lo si potrebbe tranquillamente inserire nella categoria “picchiaduro”: avete presente i vecchi giochi da bar degli anni ’80 come “Golden Axe”? Bene, “Watchmen” si differenzia da questi solo per la sua grafica tridimensionale: per tutta la durata del gioco (circa 2-3 ore) non dovrete fare altro che camminare e combattere contro i criminali che vi si presenteranno davanti e di tanto in tanto attivare qualche leva o premere un bottone per poter proseguire. I personaggi utilizzabili sono 2 (è possibile giocare in split screen): il Gufo Notturno e Rorschach, e l’unico motivo che potrà spingervi a terminare il gioco è quello di sbloccare le (poche) combo che i vostri beniamini sfoggeranno durante i combattimenti. Niente di più, niente di meno.

Voto: 4/10

Sonoro

Le musiche di questo gioco sono poche e si ripeteranno per tutta la durata dell’avventura, alternandosi tra ritmiche incalzanti per i combattimenti e musiche cupe per l’esplorazione. Il doppiaggio è in inglese, e i non anglofoni potrebbero avere problemi nel seguire la trama.

Voto: 5/10

Conclusioni

Watchmen: The end is Nigh” non è il primo tie-in della storia videoludica: in passato abbiamo visto e giocato tie-in di ogni tipo (Enter the Matrix, tanto per citare un esempio) scoprendo, ahimè, che nella maggior parte dei casi si trattava di prodotti mediocri sotto ogni punto di vista. Nonostante il prezzo relativamente basso (dai 15 ai 20 euro a seconda della piattaforma videoludica), anche in questo caso il prodotto non raggiunge la sufficienza: pur provando coraggiosamente ad offrire una nuova trama per gli eroi mascherati di Alan Moore, “Watchmen” risulta essere un gioco mediocre, consigliato unicamente agli amanti dei vecchi picchiaduro a scorrimento o ai più curiosi fan del fumetto.

Voto Finale: 5/10

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>