Recensione PS3: Metal Gear Rising Revengeance

di Redazione Commenta

Sistema di controllo

Come ogni picchiaduro che si rispetti anche Metal Gear Rising Revengeance può contare su un sistema di controllo piuttosto semplice, almeno alle apparenze.

Non fatevi spaventare, ovviamente il tasto che userete di più è quello per tirare fuori la lama ed affettare i nemici, le combo più essenziali (ma non per questo meno efficaci) possono essere realizzate premendo pochi pulsanti mentre le combinazioni più avanzate sono riservate ai veri esperti, o quasi.

Giudizio finale

Metal Gear Rising Revengeance è un esperimento riuscito solo a metà. Raiden si rivela un protagonista carismatico ed il gameplay è decisamente “stiloso” ma poco corposo a conti fatti. Non ci troviamo di fronte ad un brutto gioco, a parte l’aspetto tecnico non eccezionale Metal Gear Rising è un prodotto capace di divertire, anche se solo sulla breve distanza.

Purtroppo dopo qualche ora  la noia prende il sopravvento e non vedrete l’ora di arrivare alla fine. Terminata la campagna non c’è molto altro da fare, manca il multiplayer e non ci sono modalità aggiuntive o contenuti extra.

Se amate il genere Rising non vi deluderà, solo non aspettatevi la profondità di un qualsiasi Metal Gear Solid perché non troverete certo la classe di Snake ad attendervi. Qui ci troviamo di fronte ad un gioco stiloso, anche se poco elegante e raffinato, se cercate solo un po’ di sana azione volenta Metal Gear Rising Revengeance è una ottima scelta, nonostante i (tanti) piccoli difetti.

Voto 7,5+/10

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