Lollipop Chainsaw, la recensione del gioco

di Redazione 1

L’industria videoludica giapponese è morta, si dice da tempo, eppure a giudicare da prodotti come Lollipop Chainsaw si direbbe il contrario. Dopo il discreto Shadow Of The Damned il geniale Suda51 torna alla carica con questo nuovo action game che vi mette nei panni di Juliet Starling, cheerleader della San Romero High School (sì, il nome della scuola è una citazione al maestro dell’horror) che gira armata di motosega a caccia di zombie da uccidere.

Juliet appartiene ad una stirpe di cacciatori di zombie, il suo scopo è quello di vendicare lo “smembramento” del suo fidanzato, letteralmente tagliato in due dai morti viventi, la nostra eroina dovrà trovare un nuovo corpo per la testa del suo innamorato attraverso una avventura folle e squilibrata, come da tradizione per i giochi di Suda51.

Grafica e sonoro

Lo stile grafico di Lollipop Chainsaw risulta vincente, tanto è vero che Juliet è già oggetto di numerosi cosplay ed i maschietti sbavano di fronte alle curve della ballerina dei San Romero Knights. Indubbiamente lo stile anime/manga vince e convince, con un design dei personaggi e dei nemici assolutamente fresco ed originale, così come le ambientazioni risultano varie e ricche di dettagli.

A livello tecnico invece si poteva fare qualcosina di più, il gioco è mosso dall’Unreal Engine, motore ormai logo e non spremuto a dovere in questa occasione. Intendiamoci, tecnicamente parlando Lollipop Chainsaw si difende bene ma non ci troviamo certo di fronte ad un titolo graficamente eccezionale.

Due parole anche sul sonoro, le musiche stile J-Pop sono vivaci ed allegri, mentre gli effetti sonori risultano particolarmente adatti allo stile del gioco. Per quanto riguarda i dialoghi, questi sono parlati in inglese e sottotitolati in un buon italiano.

Giocabilità e longevità

Lollipop Chainsaw è fondamentalmente un picchiaduro a scorrimento, non particolarmente originale a dire il vero, ma sicuramente convincente. Il gioco è ambientato alla San Romero High School e nei suoi pressi (come lo stadio, per esempio), la meccanica di gioco è quella tipica del genere, come detto in apertura la nostra Juliet è armata solamente della sua motosega, con la quale potrà letteralmente spezzare in due gli zombie.

Non ci sono purtroppo fasi esplorative, in quanto il gioco si svolge praticamente su binari, con percorsi prestabiliti indicati da una grossa freccia su schermo. Da segnalare la presenza dei Quick Time Events che spezzano le fasi di pura azione senza per questo risultare mai invasivi. Lungo i vari livelli troveremo dei negozi dove potremo acquistare potenziamenti per Juliet nonchè i lecca lecca necessari per ripristinare la salute.

L’avventura purtroppo non è molto lunga e si compone di cinque stage più l’immancabile boss finale, in compenso però ci sono vari livelli di difficoltà. Lollipop Chainsaw non vi impegnerà per più di qualche pomeriggio, un peccato perchè finchè dura il gioco diverte e non annoia mai.

Sistema di controllo

La versione testata è quella per PlayStation 3, il Dual Shock si dimostra adatto a giochi del genere, la mappatura del controller ricorda quella di titoli come God Of War ed altri action game a scorrimento. Nulla da dire, anche se forse sarebbe stato meglio usare uno schema più tradizionale, ad esempio il tasto X viene usato per attaccare e cerchio per saltare, configurazione non proprio comodissima per noi occidentali.

Giudizio finale

Lollipop Chainsaw è davvero un gioco divertente e sicuramente curato sotto ogni aspetto. Il nome Suda51 è sinonimo di garanzia, di certo il suo ultimo lavoro non delude. Peccato solamente per l’aspetto tecnico non proprio esaltante e per la scarsa longevità, per il resto Lollipop Chainsaw ha tutte le carte per sfondare.

Di sicuro sentiremo ancora parlare di Juliet in futuro, personalmente vi consiglio assolutamente di provare Lollipop Chainsaw, prima gradita sorpresa di questa calda estate 2012.

Voto 8+

Commenti (1)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>