Giochi della memoria, Daze Before Christmas

di Redazione Commenta

 Qualche volta probabilmente il nostro papà, o comunque un parente più o meno stretto, per farci vivere appieno la magica atmosfera natalizia e sorprenderci ancora di più la sera del 24 dicembre, tra una cenetta con tutta la famiglia e la grande attesa di aprire i voluminosi regali quasi tutti pronti sotto l’albero, potrebbe essersi travestito da Babbo Natale lasciandoci immaginare che il personaggio simbolo di questa festività fosse approdato proprio da noi.

Barba bianca fatta con ovatta morbidissima, la classica giubba rossa, stivali e una voce più profonda e adatta ad una corporatura robusta come quella di Babbo Natale, ci regalavano un sorriso che valeva appieno, per l’uomo travestito da Santa Clause, la fatica di essere entrato in quei panni. Magari qualcuno di voi che è già papà o ha dei nipotini con cui giocare, ha ripreso questa tradizione, ma per essere Babbo Natale non occorre necessariamente travestirsi.


Infatti ai tempi delle console a 16 bit, sia il mitico Sega Mega Drive che lo sfruttatissimo Super Nintendo hanno regalato al numeroso pubblico possessore di queste console Daze Before Christmas, un titolo tutto natalizio che ci metteva proprio nei panni di Babbo Natale. Un perfido pupazzo di neve ha rapito le nostre renne e tutti i regali da consegnare in una notte e così nei panni del corpulento personaggio, ci toccava andare a recuperare il maltolto.

Un classico platform quindi Daze Before Christmas, che ci impegnava nella ricerca delle renne e dei doni rubati, lanciando palle di neve contro i nemici ma anche opportunamente roteare il tipico sacco di iuta man mano contenente i regali ritrovati, bevendo un caffè e trasformandoci in evil-Clause, l’antitesi più arcigna del caro vecchio Babbo Natale. Un piccolo classico insomma da rispolverare nelle feste e godere appieno la magia del Natale.

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