Giochi della memoria: Aero the Acro-bat

di Redazione Commenta

Quando la Sega lasciò correre a perdifiato quel porcospino azzurro di nome Sonic che divenne pian piano la mascotte della compagnia produttrice di videogiochi grazie al gameplay semplice ma totalmente coinvolgente, fu quasi naturale, per le altre case di sviluppo, lanciare sul mercato una serie di titoli che sfruttassero un personaggio simpatico, facilmente riconoscibile e caratterizzato in modo da poter essere riconoscibile al primo impatto.

Pochi però sono stati i personaggi in grado di rivaleggiare con Sonic e nessuno è riuscito ad avere lo stesso successo, ma tra i titoli che sono passti per i nostri occhi e per i nostri controller nel corso del tempo, un simpatico pipistrello è arrivato almeno al secondo capitolo della sua serie di avventure. Stiamo parlando di Aero the Acro-bat, un simpatico mammifero rosso e nero abituato a vivere a testa in giù che è stato scelto come protagonista del gioco.


Se al simpatico protagonista è stato dato il nome Aero alludendo alle sue capacità di svolazzare leggiadramente nell’aria, Acro-bat è un divertente gioco di parole sulla sua razza, visto che parliamo di un pipistrello, e sull’ambientazione predominante nel gioco che lo vede protagonista visto che quasi tutti i 4 mondi, a loro volta suddivisi in 5 livelli ognuno, sono caratterizzati da una location dedicata al mondo del circo.

Per passare da uno stage all’altro il nostro Aero doveva soddisfare alcuni obiettivi richiesti all’inizio del livello stesso, come attraversare degli anelli o saltellare su una serie di piattaforme a scomparsa, attaccando ovviamente i nemici presenti con delle stelline che poteva lanciare o con il suo attacco aereo letale ed efficace. La saga di Aero si è estesa con un secondo capitolo nell’era 16bit e con l’ingresso sulle console portatili sul Game Boy Advance. Assisteremo al suo ritorno?

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