Need for Speed, John Riccitiello ammette le colpe di EA

di Redazione 1

John Riccitiello, CEO di Electronic Arts, ha ammesso le colpe delle società per quanto riguarda il flop ottenuto dai titoli della serie Need for Speed negli ultimi anni.

Il gran capo di EA ha affermato che i ritmi produttivi elevati hanno ucciso la serie. Black Box (sviluppatore degli ultimi 5 capitoli) è stata costretta a far uscire un nuovo capitolo ogni anno, a cadenza regolare, senza mai fermarsi.

I fan possono comunque dormire sonni tranquilli perchè quei giorni tristi sono finiti, parola di Riccitiello. La serie Need for Speed, dopo il grande successo riscontrato tra la fine degli anni 90 ed i primi anni del 2000, è andata incontro ad una serie di flop notevoli. Il brand ha subito un calo delle vendite davvero elevato tra il 2004 ed il 2007. Colpa di giochi poco curati come Need for Speed Carbon (2006), Need for Speed ProStreet (2007) e Need for Speed Undercover (2008), titoli che non hanno riscosso il successo commerciale sperato.

Con Need for Speed Shift (pubblicato nel 2009) la serie sembra essere tornata sui giusti binari. Il gioco ha ricevuto valutazioni più che positive e le vendite sono state assolutamente buone. Anche Need for Speed World Online (titolo gratuito per PC) sta andando benissimo, tanto che da poco ha tagliato il traguardo di un milione di utenti iscritti.

La rinascita di Need for Speed è dovuta principalmente al nuovo metodo produttivo voluto da EA. La serie è stata affidata a due team distinti, che si alterneranno di anno in anno nella produzione. Una scelta già fatta ad esempio da Activision, con la serie Call of Duty affidata a Treyarch ed Infinity-Ward.

Il prossimo capitolo di Need for Speed (Hot Pursuit) è sviluppato da Criterion, il team responsabile del successo di Burnout (e relativi seguiti). I fan si attendono molto da questo nuovo episodio e EA non ha assolutamente intenzione di deludere gli appassionati. NFS Hot Pursuit uscirà il 19 novembre su PC, Xbox 360, PS3 e Wii.

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