Dipendenza da videogiochi, nel Regno Unito si cura in clinica

di Redazione 3


Se i videogiochi molto tempo fa erano considerati più o meno dei semplici passatempi con cui i ragazzini giovani potevano passare qualche ora nei pomeriggi dopo lo studio, con il tempo il mercato videoludico si è innestato così tanto nell’abitudine comune ed è cresciuto così tanto sotto ogni aspetto che non si può più intendere l’uso dei videogames come un prodotto da bambini, ma bisogna comprendere come le cose siano cambiate investendo altri target.

Sono infatti moltissimi anche gli adulti che, sopraffatti da trame particolarmente ricercate degne di un vero e proprio film da proiettare al cinema e affascinati da un cast di personaggi di tutto rispetto che possa appartenere ad un gioco di ruolo ricchissimo di colpi di scena o ad un nuovo picchiaduro pronto per farci imparare nuovi coreografici attacchi poco importa. La passione per i videogiochi ci cattura e ci costringe a partite lunghissime tentando di completare interamente un dato titolo.


A complicare la vita, o ad addolcirla se vogliamo vedere l’aspetto opposto, è anche intervenuto internet che, grazie alle connessioni possibili grazie ai personal computer e alle console di ultima generazione, ci permettono di collegarci con persone sconosciute o con gli amici, per dare vita ad avventure ogni volta nuove. E così il giocatore medio continua a passare molto tempo con i propri nuovi eroi inventando vite parallele con i propri avatar fatti di pixel e grafica eccellente.

Ma come smettere se si esagera? Nel Regno Unito ci hanno seriamente pensato ed hanno realizzato all’interno della clinica Broadway Lodge, un centro per curare chi è affetto da dipendenza dai videogiochi e non riesce a smettere. Cancellare account internet o sequestrare le copie dei giochi non servirebbe, e il centro si preoccupa gradualmente di disintossicare chi non può fare a meno, maniacalmente di passare ore davanti ad un monitor. Quanti di noi dovrebbero farci un giro?

Commenti (3)

  1. ma si curassero loro, e che è, addirittura una clinica! Come se fosse una malattia! Basta solo giocare di meno se si hanno questi problemi, che poi il 99,99% della gente gioca anche 5 o 6 ore al giorno senza nessunissimo problema perchè distingue la realtà dalla finzione, sta tutto nell’educazione, se metti un bambino gasatello davanti la playstation dopo un pò si rimbambisce, se ci metti uno moderato che si diverta ma non va poi sfasciando la casa pensando di giocare ad halo, è ok.

    E poi, chi ha detto che bisogna per forza giocare ai videogiochi?

  2. Se c’è una dipendenza psicologica c’è un motivo, ci ho scritto un post a riguardo, dimmi cosa ne pensi:

    http://www.hokmaph.net/blog/?p=290

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