Brividi di gelo e paura con Cryostasis

di Redazione 3

Le ambientazioni che di solito le case di sviluppo scelgono per realizzare i propri survival horror sono le più disparate. Si va dai corridoi bui di un college nel recenti capitolo della saga di Oscure, fino ad arrivare ai classici del settore come villaggi dimenticati tipici di Forbidden Siren, città immerse nella nebbia come quelle di Silent Hill o ancora ambientazioni invase da zombie nei vari Resident Evil.

Mai nessuno però probabilmente aveva mai preso in esame la possibilità di ambientare un survival horror direttamente nei gelidi paesaggi artici, fino a quando non è stato concepito Cryostasis: Sleep of Reason, un esponente del genere per il momento destinato esclusivamente ai PC. Noi vestiremo i pesanti e caldi panni di Alexander Nesterov, un meteorologo spedito in Artide per svolgere il suo lavoro.


Nesterov però ha l’incredibile capacità di potersi mettere in contatto con le anime dei morti e proprio in quel luogo dimenticato da tutti scopre un brutale evento che ha sterminato tutta una compagnia di suoi colleghi. Da quel collegamento Nesterov deciderà di saperne di più e scoprirà che nella base non è da solo ma che pericolose creature si nascondono nel buio e non hanno di certo buone intenzioni.

Le atmosfere del gioco sono fredde e spaventose, quasi una versione gelida di Silent Hill. Il nostro compito è quello di restare in vita difendendoci con quello che troveremo e non affaticandoci troppo, altrimenti non riusciremo nemmeno ad aprire una porta per cercare una via di fuga da quella sorta di mummia polare che ci darà la caccia. Per vivere queste emozioni forti dovremo attendere il prossimo anno.

Commenti (3)

  1. “Mai nessuno però probabilmente aveva mai preso in esame la possibilità di ambientare un survival horror direttamente nei gelidi paesaggi artici, fino a quando non è stato concepito Cryostasis: Sleep of Reason,”

    Bhe il gioco “La Cosa” si avvicina abbastanza a questo concetto…^_^ ma è solo un mio parere. Comunuque interessante.

  2. Hai perfettamente ragione, ma “La Cosa” non è un prodotto originale visto che è tratto da un film, e poi almeno io lo considero più un action/adventure a tinte horror che un vero survival horror, anche se ammetto che il passo è breve 🙂

  3. a dire il vero penumbra quelli di penumbra ci sono arrivati prima ad ambientare un horror in ambiente artico, anche se il gameplay è diverso. Qui c’è più azione sicuramente, in penumbra si devesolo nascondersi e scappare, raramente si combatte, specie in black plague che consente solo, e nn sempre, di posiszionare delle trappole per i nemici. Stress al massimo e adrenalina alle stelle. Speriamo che questi sia all’altezza.

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