PS Vita, vendite accettabili per Sony

di Redazione Commenta

 Sebbene i numeri raccontino oggettivamente ben altra realtà, Sony, per voce del presidente e CEO della divisione Computer Entertainment of America Jack Tretton, sostiene di ritenere “accettabili” le vendite di PS Vita. In fondo forse c’è l’implicita ammissione di difficoltà note a tutti.

Dopotutto abbiamo giusto parlato ieri di quanto il mercato di PlayStation Vita sia praticamente fermo negli Stati Uniti. Nel mese di luglio, secondo dati NPD è stato raggiunto il minimo assoluto dal lancio avvenuto nel mese di febbraio. Record negativo che comunque non fa altro che sommarsi a numeri totalmente deludenti, perché mai da quando è stata lanciata sul mercato PS Vita ha dato l’impressione di poter solo per un mese o una settimana dominare le vendite, o perlomeno registrare cifre soddisfacenti.

Il confronto con la concorrenza è impietoso, visto che il Nintendo 3DS, anche questo in difficoltà in occidente, riesce comunque a vendere il triplo rispetto PS Vita e in Giappone il divario è decisamente più ampio. Nell’intervista rilasciata a GamesIndustry.biz, Tretton spiega comunque che i numeri della console portatile sono accettabili, pur rimanendo molto nel vago:

In questa industria, puoi andare troppo forte o troppo piano, perché si muove molto velocemente. Penso che qui vi è un numero accettabile, e quanto abbiamo venduto è accettabile. È il triplo di quanto basterebbe per rendermi felice. Se fosse un terzo di questa cifra, allora sì, sarei deluso.

Il presidente di Sony Computer Entertainment of America dunque più che soddisfazione fa trasparire ottimismo. PS Vita può riprendersi, il colosso giapponese ci crede e del resto non può fare altro, visto che alla divisione gaming, tra le altre, ha affidato il compito di risollevare l’azienda da una grave situazione finanziaria, con strategie ideate da Kazuo Hirai che tuttavia non riescono a convincere esperti ed azionisti.

Tretton paragona PS Vita a PS3, quando la console casalinga ebbe difficoltà nei primi anni a confrontarsi con la concorrenza sul mercato: Sony deve davvero augurarsi che l’handheld riesca a seguire lo stesso percorso.

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