PlayStation Vita: cosa significa per Sony?

di Redazione Commenta

 Il 17 dicembre 2011 sarà finalmente la volta, almeno in Giappone, di PlayStation Vita, la nuova console portatile targata Sony chiamata a sostituire l’ormai pensionata PSP.

Se ne parla solo da poco tempo, ma è in realtà un viaggio iniziato qualche anno fa, come spiega alla rivista EDGE Shuhei Yoshida, presidente di Sony WorldWide Studios.

“Da quando Kaz Hirai ha assunto il ruolo si presidente e CEO di Sony Computer Entertainment nel 2006, si è subito messo al lavoro con il gruppo hardware di SCE per cominciare a progettare le future piattaforme PlayStation. Il primo è stato il PlayStation Move, poi è seguita la PlayStation Vita. Nel 2008, i talenti dei WorldWide Studios hanno cominciato a dare i loro pareri su come si sarebbe dovuto lavorare sulla console per gli ambienti di sviluppo. Vita è stata partorita insomma da idee diverse arrivate dal gruppo hardware di SCEI, dal team globale di SCE e le squadre degli studi mondiali”, ha rivelato.

Parla anche Jim Ryan, presidente e CEO di SCEE: “All’inizio eravamo un po’ scettici circa l’introduzione del track-pad. Dovevamo anche considerare che il nostro obiettivo primario doveva essere un prezzo aggressivo sin dal lancio. Quindi, sì, abbiamo subito pensato di lanciare la console a 250 euro, fin dall’inizio dello sviluppo della piattaforma iniziato nel 2008. Non abbiamo fatto caso a quanto Nintendo avesse deciso di mettere in vendita il suo 3DS: volevamo fosse così fin dall’inizio, perché crediamo che 250 euro (o 300 per la versione con 3G) sia il prezzo giusto per PS Vita”.

C’è il pericolo che Vita si riveli più una macchina tuttofare ma incapace di essere maestra in qualcosa? “Sta nelle mani degli sviluppatori e dei publisher”, dice Ryan. “Ma sulla base delle applicazioni per Vita che ho visto finora credo non ci sarà questo problema. Personalmente poi abbiamo imparato la lezione, sappiamo che una console portatile deve saper offrire un’esperienza differente da quella casalinga”.

Una battuta anche sul digital delivery, e di conseguenza sulla fallimentare PSP Go: “Credo che ancora per molti consumatori non sia arrivato il momento giusto per una console cui titoli vengano distribuiti soltanto in formato digitale. Per questo con PlayStation Vita offriremo entrambe le possibilità. Basti pensare che un titolo come Uncharted: Golden Abyss sarà grande quasi 4 GB, e non tutti i giocatori hanno una connessione per sostenere questo tipo di download”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>