Angry Birds VS Nintendo, meglio applicazioni economiche o veri giochi per console?

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L’idraulico più famoso nel mondo dei videogiochi, quel buffo ometto che risponde al nome di Mario e che brilla di luce propria da ormai più di due decadi grazie alla bontà di alcuni titoli che l’hanno eletto principe del mondo dei videogiochi, seguendo l’intricata storia videoludica, ha già un po’ iniziato a tremare quando sulla sua strada si è immesso un porcospino blu che si è distinto come mascotte della Sega, celebre casa di sviluppo rivale della Nintendo.

Sonic ha infatti rapito un bel po’ di fans al baffuto personaggio della grande N come leader indiscusso del mondo dei platform e dei videogiochi più in generale, ma seguendo le ultime vicissitudini dell’intrattenimento videoludico, ed ascoltando alcune recentissime affermazioni, la mamma di Mario dovrebbe iniziare a tremare e a rivedere un po’ di cose, a causa di uno stormo di uccelli altamente arrabbiati ma amatissimi dai giocatori.


Stiamo parlando nuovamente di Angry Birds, quel gruppo di pennuti cattivissimi che hanno venduto milioni di copie della loro applicazione su iPhone e non solo, dimostrando come il mondo videoludico negli ultimi anni sia ampiamente cambiato. Non ha avuto peli sulla lingua Peter Vesterbacka, leader della Rovio che si è occupata dello sviluppo del fortunato progetto, sparando a zero proprio sulla Nintendo, una delle regine del mondo delle console.

L’uomo della Rovio ha candidamente affermato come la Nintendo non si accorga dei tempi che passano e di come i giocatori di oggi preferiscano spendere pochissimi soldi per scaricare una semplice applicazione, ma aggiornabile in seguito pressoché all’infinito, piuttosto che spendere oltre 50 euro per un gioco per console senza pacchetti da scaricare. Bisognerebbe sfatare il mito dei veri videogiochi disponibili solo su console, anche perché ora Angry Birds è disponibile anche su Playstation 3

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