Ban Xbox 360, Microsoft rifiuta una proposta Motorola

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 Microsoft ha rifiutato un’offerta di transazione da Motorola Mobility nella vicenda che potrebbe portare negli Stati Uniti al divieto di vendita di alcuni modelli di console Xbox 360.

Il colosso di Redmond sta cercando di evitare una delle più gravi sentenze legali nella sua storia, dopo che la International Trade Commission (ITC) ha minacciato nel mese di maggio di vietare l’import e la vendita di console Xbox 360 su territorio statunitense a meno che la vicenda non venga risolta in altro modo con Motorola.

Nel dettaglio, al centro della guerra legale tra i due colossi vi è una tecnologia brevettata di Motorola Mobility, chiamata ActiveSync, che Microsoft utilizza in tutta una serie di dispositivi e software che comprendono Windows 7, Internet Explorer, Windows Media Player e Xbox 360, modello slim.

L’offerta fatta da Motorola a Microsoft per chiudere il discorso e far decadere la richiesta di ban presso la Commissione consisteva in un canone fisso del 2,25 percento su ogni console Xbox 360 venduta, e di 0,50 dollari per ogni copia Windows. Ovviamente solo per modelli e versioni che utilizzano la tecnologia ActiveSync. Microsoft ha rifiutato, dimostrando di voler continuare a far valere le sue ragioni contando anche su partner insoliti. Delle numerose aziende statunitensi che supportano la causa Xbox 360, tra le quali Activision, vi è infatti anche il rivale di sempre Apple che si oppone alla richiesta di bloccare le vendite della console negli Stati Uniti per ragioni di interesse pubblico.

Una guerra legale, quella tra Microsoft e Motorola, combattuta nelle aule di tribunale di Germania e USA e che sta risultando parecchio costosa per entrambe le parti. Un giudice di Seattle aveva recentemente affermato che le spese legali già sostenute sarebbero in grado di finanziare un piccolo paese.

Microsoft, dal canto suo, sostiene che Motorola abbia infranto il contratto richiedendo un costo di licenza definito irragionevole per l’uso dei brevetti. Per coprirli ogni anno, ha precisato l’azienda, sarebbe stato necessario un esborso di quattro miliardi di dollari.

In aprile, anche un tribunale tedesco aveva dato però ragione a Motorola, formulando sentenza similare: il blocco delle vendite di Xbox 360 in Germania. Bisognerà attendere però la fine della disputa negli Stati Uniti per capire se sarà attuata o meno.

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