Pokemon Platinum in vetta alle classifiche di vendita giapponesi

di Redazione Commenta

Oggi i tempi sono cambiati e i bambini del 2008 hanno nuovi eroi a cui affezionarsi, nuovi protagonisti di cui seguire con interesse le rocambolesche avventure attraverso le puntate dei cartoni animati, le pagine dei fumetti, i vari gadget che spuntano come funghi appena un personaggio diventa un marchio consumistico ed anche attraverso delle sane partite ai videogiochi che ripropongono le storie principali.

Il meccanismo non è cambiato, ma fino a qualche anno fa, i riflettori erano tutti puntati su di loro, sui piccoli mostri provenienti dal paese del Sol Levante. Un successorio interplanetario che ha fruttato soldi a palate al fortunato creatore del videogioco. Ebbene si, perché forse non tutti sanno che la fortuna dei piccoli mostri tascabili e catturabili è nata prima sottoforma di videogioco per poi interessare tutti gli altri settori.


Chissà se il creatore dei Pokemon, Satoshi Tajiri avrebbe mai pensato che dalla sua idea di animaletti collezionabili sarebbe esplso un vero e proprio fenomeno. Un buffo personaggio come Pikachu che non proferisce nemmeno parole comprensibili, ma solo dei teneri “Pika, pika!” ha colpito il cuore dei milioni di fans che gli si sono affezionati. Ma se in Italia la febbre dei Pokemon si è un po’ placata, in Giappone resiste.

Infatti è recentissima la pubblicazione di Pokemon Platinum, una nuova edizione del videogioco dedicato a Pikachu e soci e soltanto nei primi giorni di vendita ha toccato la stellare vetta delle classifiche dei giochi più acquistati con un numero di pezzi che sfiora quasi il milione! Circa 963000 copie del gioco sono state vendute e chiaramente gli appassionati rimasti senza provvederanno quanto prima ad appropriarsi di una copia. In Italia riesploderà la Pokemon–mania?

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