Ghostbusters: The Video Game, ritorno negli anni ’90

di Redazione 1

 C’è veramente molto da dire su questo fantastico titolo e quindi iniziamo subito ad assaporare le novità introdotte da Terminal Reality. Il gioco è ambientato nel 1991, due anni dopo Ghostbusters 2, e il team di uomini in grigio sta cercando di espandere la squadra. Noi impersoneremo un nuovo adepto e, per la precisione, un nuovo tecnico delle armi il cui compito è testare il nuovo Proton Pack di Egon. Naturalmente non poteva filare tutto liscio e infatti un’energia anomala si propaga da un museo infestando tutta New York.

Il gioco inizia con una gigantesca esplosione di energia fantasma che ammireremo tramite un bellissimo filmato in computer grafica. Il nostro rookie (“principiante”, cosi viene chiamato dai 4 componenti del gruppo che non riveleranno mai il nostro nome) è catapultato nell’azione e con lui noi stessi che seguiremo la sua avventura in terza persona. Il nostro schermo inoltre è ripulito da ogni sorta di indicatore fastidioso e l’unico indice del quale dovremo preoccuparci sarà quello che vediamo sul nostro Proton Pack. L’indicatore ci segnalerà quando la nostra arma starà per surriscaldarsi cosi per evitare spiacevoli occasioni nelle quali dovremo aspettare per tornare a sparare. Inoltre avremo a disposizione ben quattro modalità di fuoco: la prima è la classica modalità a raggio con annesso il Boson Dart, un’arma secondaria che spara una piccola bolla di energia, la seconda modalità si avvicina ad una sorta di shotgun e come arma secondaria ha lo Stasis Stream, un attacco che rallenta i nemici. La terza modalità è il Meson Collider che una volta agganciato un target sparerà tante piccole particelle di energia mentre la quarta modalità ci permette di spostare oggetti o di farli cozzare tra di loro.

I Proton Pack però non sono i soli gadget di cui disporremo durante la nostra avventura. Oltre alle 20 e più upgrade che potremo applicare sulla nostra arma vi sono dei gingilli che aumentano il nostro interesse sia verso i fantasmi sia verso oggetti collezzionabili. Grazie al nostro PKE Meter saremo in grado di scannerizzare ogni fantasma e leggere le sue caratteristiche nel Libro degli Spiriti di Tobin mentre con i nostri Para-goggles avremo al centro dello schermo il rilevatore che segna la vicinanza di fantasmi e, in presenza di quest’ultimi, potremo visualizzarne la vita. Inoltre verranno segnalati gli obiettivi in verde e gli artefatti in blu. Oltre queste fantastiche componenti single player avremo una buonissima componente multiplayer. Entreremo in competizione con altri 3 ghostbusters online e cercheremo di rinchiudere il maggior numero di fantasmi possibili per guadagnare soldi. Alla fine della partita vincerà chi ha totalizzato un punteggio migliore. Vi saranno comunque più modalità tra le quali Containment (rinchiudere il maggior numero di fantasmi), Survival (resistere tutti insieme ad oltranza), Destruction (dovre dovremo distruggere determinate reliquie), Slime Dunk (intrappolare Slimer più volte possibile) e Protection (difendere degli oggetti ed equipaggiamenti da fantasmi).

Purtroppo per i giocatori che non sono mai stati fan del film è difficile innamorarsi di questo titolo. Considerando il videogioco, e quindi tralasciando il film, non ci sono grandissime pecche se non qualche differenza tra la versione Playstation 3 e Xbox 360 (la console Microsoft riesce a donare agli effetti un maggior dettaglio che l’avversaria ignora completamente). Per gli amanti del genere quindi è sicuramente un must have, ma per gli altri consiglio di appassionarsi prima ai film e alla storyline.

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