Limbo, le 50 morti più interessanti del gioco

di Redazione 1


Avete presente quel piccolo grande capolavoro che fece timidamente capolino sull’ormai vetusta Playstation 2 prendendo in contropiede gli appassionati di videogiochi che non si aspettavano una simile meraviglia sulla propria console? Vi diamo un aiutino per capire di chi stiamo parlando: il protagonista è un bambino cornuto e il suo compito è quello di uscire dal castello nel quale è imprigionato insieme ad una strana ragazza conosciuta al suo interno.

Bravi, quelli più attenti tra di voi avranno capito che si parla di ICO, quel meraviglioso tuffo nella poesia videoludica che presto tornerà prepotentemente sulle nostre console con la ICO Collection che conterrà anche il suo ideale seguito indiretto, ovvero Shadow of Colossus che vedrà un baldo cavaliere alle prese con forzuti colossi. Ricordate le temibili ombre nemiche di ICO? Avreste mai pensato che un giorno avreste potuto essere voi ad impersonare una di quelle ombre?


Nessuno spin off del capolavoro del Team ICO in programma, purtroppo o per fortuna, ma semplicemente l’arrivo recente su Playstation Store di un nuovo platform, o meglio un transito molto gradito da Xbox Live sul sistema della Sony. Si tratta di Limbo, la storia di un ragazzino intento a portare in salvo la sorella attraverso il superamento di mille pericoli. Siete curiosi di sapere che faccia abbia il ragazzino? Non potrete mai saperlo visto che vedremo sempre solo la sua ombra.

Una caratteristica del gioco è una certa violenza con la quale il piccolo protagonista potrà porre fine alla sua avventura. Sono quasi innumerevoli i modi in cui il bambinetto di Limbo potrà morire. Schiacciato da un enorme masso, precipitato nel vuoto dopo un salto, infilzato dalla zampa di un ragno, segato da lame acuminate e così via. Il gioco ha visto la luce il 20 luglio su Playstation Store: se l’avete già acquistato magari vi sarà già capitato di morire in un modo assai particolare. Vi mostriamo un video del gioco con le 50 morti più “interessanti” se così si può dire. Buona visione.

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