Operation Flashpoint Red River, la recensione dello sparatutto Codemasters

di Redazione 2

Dopo il mezzo passo falso fatto con Operation Flashpoint Dragon Rising, Codemasters torna sul luogo del delitto con l’obiettivo di risollevare il brand Operation Flashpoint. Red River è un FPS tattico che non ha niente a che vedere con Call Of Duty, il publisher inglese va controcorrente e propone un titolo forse poco spettacolare, ma sicuramente appagante e realistico.

La versione da noi testata è quella per PlayStation 3, grafica e sistema di controllo a parte, il gioco è disponibile anche per Xbox 360 e PC. Questa ultima versione è sicuramente consigliata se avete un computer abbastanza potente.

Grafica e sonoro

Su PlayStation 3 Operation Flashpoint Red River si dimostra discreto, ma non incredibile. Il lavoro svolto dai grafici è ottimo, ma ogni tanto si notano dei vistosi rallentamenti, dovuti alla enorme quantità di oggetti su schermo. L’orizzonte è praticamente infinito e tutto viene generato in tempo reale, questo comporta un gran carico di lavoro per il processore, che risulta così sempre impegnato. I colori dominanti sono due, rosso (Red River, il nome non è scelto a caso) e giallo, non c’è molta varietà nelle ambientazioni, a dir la verità, queste tendono a diventare ripetitive dopo poche partite.

Per quanto riguarda il sonoro, segnaliamo la mancanza del doppiaggio in italiano, i dialoghi in inglese sono incredibilmente curati e le voci originali risultano particolarmente adatte ai vari personaggi. Peccato, come detto, che il doppiaggio non sia nella nostra lingua, dobbiamo accontentarci del doppiaggio in inglese con sottotitoli in italiano.

Giocabilita’ e longevita’

Il gameplay si discosta da quello degli altri titoli del genere per offrire una esperienza tattica di altissimo livello. In Red River non è possibile buttarsi nella mischia e sperare di farla franca, no, è necessario ragionare su ogni singolo movimento, per fortuna i soldati della nostra truppa sono dotati di una discreta IA e rispondono bene agli ordini. Operation Flashpoint Red River non è spettacolare Call Of Duty, non aspettatevi entrate velocissime a bordo della jeep o voli incredibili con gli elicotteri, qui tutto è più crudo, volutamente realistico, senza tanti lustrini.

Per quanto riguarda la longevità, questa si assesta su ottimi livelli, la campagna principale è abbastanza lunga (circa 10-12 ore), inoltre è possibile riaffrontare le singole missioni con un livello di difficoltà più alto. Da non dimenticare la modalità cooperativa, che permette di affrontare la campagna principale in compagnia di un amico. Il multiplayer online invece si rivela deludente, oltretutto nelle varie stanze non ho mai trovato nessuno con cui giocare.

Sistema di controllo

Il Dual Shock, lo sappiamo, non è il joypad più adatto per gli sparatutto in prima persona. Il sistema di controllo di Red River è identico a quello di altri giochi del genere, il pad Sony è reattivo, ma non particolarmente comodo, in particolare i grilletti vi faranno dannare in più di una occasione.

Giudizio finale

Operation Flashopoint Red River è uno sparatutto solido, realizzato con uno stile crudo, essenziale e volutamente realistico. Non è un clone di Call Of Duty, e questo forse scoraggerà i giocatori meno esperti, Red River è un FPS tattico che richiede esperienza e nervi saldi. Se volete vivere il lato più duro della guerra, il titolo Codemasters è altamente consigliato, se cercate giochi più spettacolari vi consigliamo di rivolgervi al già citato COD e ad altri validi esponenti del genere come Battlefield Bad Company 2, Crysis 2 ed Homefront.

Voto 8

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