Far Cry 3, recensione dello sparatutto UbiSoft

di Redazione 2

Con un ritardo di oltre due mesi sulla tabella di marcia (il gioco doveva uscire a settembre) arriva nei negozi Far Cry 3 di UbiSoft. Nonostante la tiepida accoglienza riservata al secondo capitolo la casa francese crede molto in questo brand e Far Cry 3 si prepara a diventare uno dei giochi più venduti dell’imminente stagione natalizia.

Grafica e sonoro

Basato su una versione avanzata del motore Dunia (lo stesso usato in Far Cry 2) l’engine che muove il gioco è assolutamente meritevole di attenzione e, ne siamo certi, verrà migliorato ed usato anche in altri titoli UbiSoft.

Dal punto di vista squisitamente tecnico Far Cry 3 è un vero spettacolo per gli occhi, l’isola tropicale che fa da sfondo alle avventure del protagonista è semplicemente meravigliosa, i colori caldi ed accesi vi bruceranno la retina, la sabbia sembra più vera che mai e la vegetazione fittissima è la più realisitica mai vista in un gioco per PC e console.

Di contro, la realizzazione degli interni (capannoni, hangar ecc) non è sempre eccezionale ed ogni tanto si assiste a qualche spettacolo poco piacevole, come texture che si fondono insieme e bug grafici a volte fastidiosi, come un effetto tearing (effetto “immagine tagliata in due”) ben poco piacevole.

Ottimo sotto tutti i punti di vista il comparto audio, le voci sono sicuramente adatte ai personaggi, il doppiaggio è decisamente buono, i dialoghi sono ben strutturati e le musiche evocative vi lasceranno più di un piacevole ricordo.

Giocabilità e longevità

Far Cry 3 ci mette nei panni di Jason Brody, turista intrappolato su un’isola tropicale. Torna quindi l’ambientazione che ha reso popolare il primo episodio, abbandonando l’Africa selvaggia che ha fatto da sfondo alle vicende narrate in Far Cry 2. Jason, dicevamo, si trova prigioniero dell’isola ed avrà a che fare con personaggi piuttosto squilibrati. Lui stesso, con il tempo, mostrerà di essere decisamente instabile.

Il nostro eroe dovrà scappare da questo inferno di fuoco, ma non sarà facile e prima di poter prendere l’aereo per tornare a casa si troverà coinvolto suo malgrado in numerose missioni, più o meno pericolose. Senza fare altri spoiler sulla trama vi dico che la storia di Far Cry 3 riserverà parecchie sorprese, garantito.

Il gameplay di Far Cry 3 non si distacca molto da quello tipico del genere, eppure c’è sempre qualcosa che vi terrà incollati allo schermo. Una missione, un dialogo, un compito da portare a termine o un oggetto da cercare sull’isola, difficilmente vi staccherete tanto presto dal gioco.

La longevità generale è buona e Far Cry 3 vi porterà via non meno di 15/18 ore per essere completato, non dimenticate poi che il gioco supporta anche il multiplayer con varie modalità e tantissime mappe giocabili, oltre ad un editor per creare i propri livelli.

Sul multiplayer (e sull’editor) torneremo a parlare in un secondo momento, del resto prima di fiondarsi a giocare in rete c’è finire la campagna single player, giusto?

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