Assassin’s Creed: Revelations, recensita l’ultima avventura di Ezio Auditore

di Redazione 1

 Assassin’s Creed: Revelations, si sa, non può essere definito come uno dei tanti. Nonostante la saga abbia ormai conosciuto dal secondo capitolo la strategia delle uscite a cadenza annuale, perdendo un po’ in termini di innovazione tra un capitolo e l’altro, l’affetto dei fan è sempre rimasto immutato, e anzi, è cresciuto continuamente nel corso degli anni.

Revelations è il quarto capitolo ufficiale della serie, che mira a concludere una volta per tutte le vicende dell’assassino fiorentino Ezio Auditore, introdotto come protagonista per la prima volta in Assassin’s Creed 2. Queste le nostre impressioni sul gioco.

Grafica e sonoro

Assassin’s Creed: Revelations continua ovviamente a sfruttare le capacità dell’ormai evidentemente obsoleto Anvil Engine. Nonostante il peso degli anni, il gioco riesce comunque a restituire un impatto visivo affascinante, merito anche dello stile donato dalla città di Costantinopoli, la quale è protagonista per praticamente tutta l’avventura. I difetti sono praticamente i soliti degli engine più anziani: qualche texture in low-res, dettagli sui volti sinceramente da rivedere e a volte persino qualche calo di frame-rate, segno di un lavoro di ottimizzazione non proprio encomiabile.

Il sonoro si contraddistingue invece per un buon doppiaggio in lingua italiana (da segnalare che è cambiato il doppiatore di Ezio Auditore), ottimi effetti sonori e una colonna sonora sempre di qualità.

Giocabilità e longevità

Assassin’s Creed: Revelations ovviamente non delude le aspettative, sia quelle positive che quelle negative. Di novità vere e in grado di cambiare la formula non ce ne sono, solo qualche piccola innovazione che in generale comunque non riesce a donare nuova linfa vitale alla struttura ludica del gioco. I pregi del passato sono confermati, come il grande senso di libertà, le diverse cose da fare e gli interessanti elementi gestionali, ma altrettanto i difetti, si vedano una IA dei  nemici troppo deficitaria, un sistema di combattimento troppo semplice e un livello di difficoltà generale, di conseguenza, poco adatto a chi è in cerca di una vera sfida. Molto interessanti le fasi in cui si può controllare il “vecchio” Altair.

La longevità rimane sempre medio-alta, merito anche delle rinnovate modalità multiplayer che a differenza del gioco in singolo si sforzano nel proporre qualcosa di veramente nuovo in termini di modalità. Non si tratta comunque di un comparto, quello online, in grado di allungare tantissimo la durata del gioco prima di rimetterlo nello scaffale.

Sistema di controllo

Nulla da segnalare di particolare. Lo schema di controllo è rimasto invariato dai precedenti capitoli rivelandosi perfettamente adatto sia al pad Xbox 360 sia a quello PlayStation 3

Commento finale

Assassin’s Creed: Revelations è un buon gioco, in grado di riproporre il meglio dei suoi predecessori senza tuttavia offrire grosse novità o migliorare le magagne del passato. Perfetto quindi per tutti gli appassionati della serie che non vedranno l’ora di capire come si concluderanno le vicende di Ezio Auditore, mentre chi lo ha sempre odiato non cambierà idea.

Voto 8

Commenti (1)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>