Valve conferma: siamo interessati a una console

di Redazione 1

 E alla fine arriva anche la conferma ufficiale: Valve, software house famosa per giochi come Portal, Left 4 Dead, Half-Life e Counterstrike, ma anche per il servizio online Steam, è interessata a produrre un sistema da gioco destinato sia all’utilizzo mobile che a quello da salotto.

Le recenti indiscrezioni sono state confermate infatti da Gabe Newell, il co-fondatore della compagnia, che spiega come Valve stia esaminando la fattibilità di dar vita a piattaforme hardware aperte in alternativa alle attuali tecnologie proprietarie per console. Qualcosa di nuovo dunque, destinato forse a rivoluzionare per sempre l’industria.

Valve apparentemente però non si limiterà esclusivamente a soluzioni da salotto, ma pensa anche alla mobilità. Gabe Newell aggiunge:

Stiamo attentamente osservando come creare piattaforme hardware aperte sia mobile che da salotto, in modo che l’industria possa uscire dalla trappola delle tecnologie proprietarie in entrambi i casi.

Il co-fondatore di Valve ha comunque precisato che la società non ha ancora preso una decisione definitiva in tal senso e tutto dipenderà ovviamente dal fatto se sarà partorita l’idea giusta non solo per sfondare in questo settore, ma soprattutto per cambiarlo e liberarlo dalle catene imposte dai grandi produttori.

Newell considera le attuali console portatrici di una filosofia hardware totalmente chiusa. Gli utenti vengono attratti magari da uno scintillante design, ma vengono poi costretti a utilizzare una sola piattaforma, dovendo ignorare tutte le altre salvo acquistandole separatamente. Aggiunge che è inquietante il modo in cui case come Apple, Microsoft, Nintendo e Sony preferiscano allontanarsi dal concetto della piattaforma aperta che, a suo dire, porterebbe al contrario vantaggi a tutti, consumatori compresi.

Che l’idea di Valve sia quella di dare vita a un primo concept di console unica? Una piattaforma per tutti, aperta dove la preferenza degli sviluppatori verta più sulla qualità dei servizi offerti, che su mere promesse che rischiano poi di non essere mantenute. Quando vedremo in azione la Steam Box, o come si chiamerà, probabilmente potremo farci un’idea ben precisa dello scenario immaginato e auspicato da Valve.

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