Namco-Bandai contro i giochi free to play

di Redazione Commenta

Durante l’evento Cloud Gaming Europe, Olivier Comte, vicepresidente senior della divisione europea di Namco-Bandai, si è scagliato contro i giochi freemium o free to play, che dir si voglia.

Secondo Olivier i giochi free to play non possono in alcun modo competere con i giochi venduti a prezzo pieno sugli scaffali dei negozi. In altre parole, un gioco gratuito o supportato da microtransazioni non avrà mai la stessa qualità di un gioco completo per PC e console.

Anzi, addirittura secondo il VP di Namco-Bandai quella dei giochi free to play è una moda che durerà pochi anni e poi scomparirà nel nulla, il modello di vendita tradizionale continuerà a dominare il mercato anche nei prossimi anni.

I giochi free to play, secondo Olivier e secondo i maggiori esponenti dell’industria (anche Satoru Iwata di Nintendo la pensa così) stanno danneggiando il mercato, fornendo ai consumatori una immagine sbagliata del business e svalutando il lavoro di chi ogni giorno si impegna per creare esperienze di qualità.

Le cose, forse, non stanno proprio così, spesso è vero che i titoli free to play non possono competere con i giochi completi e del resto non avrebbe senso paragonare titoli come Combat Arms a Gears Of War 3, per esempio. E’ anche vero che moltissimi videogiochi, specialmente MMORPG, stanno trovando nuova vita proprio grazie al tanto bistrattato modello di distribuzione F2P.

Prendiamo ad esempio giochi come DC Universe Online, Lords Of The Rings Online, City Of Heroes, APB Reloaded ed Age Of Conan, solo per citarne alcuni. Si tratta di prodotti che non hanno riscosso il successo commerciale sperato e che tornano in auge grazie al fatto che possono essere scaricati e giocati gratuitamente.

DC Universe Online per esempio è diventato free to play a novembre e da allora la base di utenti è aumentata a ritmo esponenziale, al contrario il gioco è stato praticamente snobbato quando era in vendita a prezzo pieno e richiedeva il pagamento di un abbonamento mensile.

A mio avviso il free to play è un buon metodo di distribuzione ed anzi, nei prossimi mesi vedremo sempre più titoli pensati per essere scaricati gratuitamente e poi espansi tramite oggetti, armi, poteri, costumi e magie da acquistare separatamente.

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