Six Days In Fallujah non è morto

A quanto pare, quello di novembre è il mese delle “resurrezioni” nel mondo dei videogame. Dopo l’annuncio di APB free-to-play, un altro titolo che si credeva ormai perso nell’oblio torna a far parlar di sé. Si tratta di Six Days In Fallujah, il titolo bellico sviluppato da Atomic Games ma cancellato da Konami a causa della sua controversa storia ambientata nella seconda guerra del Golfo.

Intervistato dal sito “VG247”, il boss di Atomic Games Peter Tamte ha dichiarato di credere ancora fortemente in Six Days In Fallujah, definendolo come un gioco “che rappresenta l’opportunità per il mondo di sperimentare storie vere” ma ammettendo che “servono fondi per ultimare la sua creazione“.

Insomma, tutto è pronto: manca solo un produttore che sappia farsi scivolare le polemiche addosso e la festa guerra potrà ricominciare!

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