Recensione Tomb Raider, il grande ritorno di Lara Croft

di Redazione 1

Si torna alle origini con Tomb Raider, reboot dell’omonima saga iniziata nel 1996. Questo nuovo capitolo riscrive da zero la storia di Lara Croft, il gioco non è collegato con gli altri episodi della serie e vede protagonista una Lara appena ventenne unica sopravvisuta ad un naufragio. Azione, adrenalina ed emozioni forti, questi i segni distintivi di Tomb Raider.

Grafica e sonoro

Graficamente il gioco è sicuramente ottimo, in particolare le animazioni facciali di Lara e degli altri personaggi sono di altissima caratura, le espressioni sono assolutamente realistiche e più volte riusciremo a capire lo stato d’animo della nostra eroina semplicemente osservando il suo volto.

Molto buona la fluidità generale, ho testato il gioco su Xbox 360 senza riscontrare rallentamenti o problemi grafici particolari, da segnalare solamente tempi di caricamenti spesso insolitamente lunghi, problema comunque risolvibile installando il gioco su hard disk.

L’isola è ricchissima di dettagli, fauna e flora non mancano ed anzi la vegetazione è probabilmente uno degli aspetti più interessanti del gioco, ogni pianta sembra viva, ogni albero comunica qualcosa, ogni foglia risplende di luce propria.

Parlando del sonoro, non si può non citare l’ottimo doppiaggio nella nostra lingua, la bravissima Benedetta Ponticelli è la nuova ufficiale di Lara Croft ed il risultato è decisamente oltre le aspettative, Benedetta è capace di far emozionare il giocatore con la sua voce calda e profonda.

Evocative anche le musiche di sottofondo, sicuramente adatte all’atmosfera del gioco. Non particolarmente esaltanti gli effetti audio, ma questo non è sicuramente un difetto capace di inficiare il valore di una produzione sonora di qualità.

Giocabilità e longevità

Come avrete intuito fin dai primi trailer usciti nel 2010 questo Tomb Raider è l’episodio più cupo e “violento” dell’intera saga. Una violenza non tanto fisica, quanto psicologica ed emotiva, in questa avventura Lara sarà messa a dura prova nel fisico e nella mente. Come anticipato, Tomb Raider è un nuovo inizio e non tiene conto degli eventi accaduti nella trama dei precedenti capitoli.

Dopo aver terminato gli studi universitari la giovane Lara decide diimbarcarsi su una nave per dimostrare a tutti il suo valore alla ricerca della flotta di Kublai Khan. Ma qualcosa non va per il vesso giusto e prima di arrivare in Giappone la nave perde la rotta a causa di una tempesta violentissima ed improvvisa. Lara e l’equipaggio si troveranno quindi su un’isola all’interno del Triangolo Delle Bermuda.

Questo nuovo Tomb Raider inizia così, con un colpo di scena che da il via ad una storia mozzafiato. I primi momenti del gioco sono particolarmente duri dal punto di vista emotivo, Lara si trova sull’isola senza armi ne cibo, stremata dal viaggio e profondamente impaurita.

Inizialmente potremo fare ben poco ma esplorando l’isola impareremo ad usare le armi, a cacciare e più in genere a sopravvivere a tutte le insidie che si nascondono dentro ogni grotta. Il gameplay ha subito piccole modifiche rispetto al passato, ad esempio Lara non si aggrappa più automaticamente a cornicioni e sporgenze, inoltre sarà possibile anche cambiare direzione durante un salto, piccoli cambiamenti che rendono più fluido il gameplay.

La componente action ed esplorativa viene arricchita dalla presenza di enigmi necessari per proseguire nella storia. I puzzle non sono generalmente complessi e gli sviluppatori hanno pensato ad un sistema speciale per aiutare i giocatori in difficoltà, ad esempio se state impiegando troppo tempo per risolvere l’enigma l’oggetto chiave si illuminerà, in questo modo sarà facile capire come proseguire.

Tomb Raider è il primo gioco di Lara ad essere etichettato come “Mature” ed il motivo è semplice da capire, qui ci troviamo di fronte ad un titolo emotivamente duro, la “famosa” scena della tentata violenza carnale vi scuoterà e vi farà riflettere, gli sviluppatori hanno veramente spinto sul filo dell’emotività.

La campagna single player vi porterà via 12/15 ore, non dimentichiamoci poi che Tomb Raider presenta anche il multiplayer, a mio avviso una aggiunta piacevole anche se decisamente superflua in un gioco del genere. Le varie modalità di gioco online ricordano in parte quelle di Uncharted 3, divertenti, anche se, come detto, non aggiungono o tolgono nulla alla qualità del prodotto.

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