Utenti insoddisfatti in causa contro Microsoft

di Redazione Commenta

Gli sconvolgimenti natalizi della rete Xbox Live, il servizio di online gaming leader nel settore delle console, hanno portato tre malcontenti del Texas ad avviare una procedura legale contro la Microsoft per il disservizio causato durante il periodo di vacanze.

Keith Kay, Orlando Perez e Shannon Smith asseriscono dunque di aver subito danni per oltre cinque milioni di dollari.

In un’intervista rilasciata ad MTV News Jason Gibson (l’avvocato dei querelanti) ha dichiarato: “Questa gente non sta cercando di diventare ricca. Stiamo parlando di persone nella seconda metà dei 20 e dei 30 anni. Sono laureati. Nono sono semplici ragazzi appena diventati maggiorenni che vogliono far causa solo per il piacere di poterlo fare. Questo [il disservizio di Microsoft] è per loro un problema reale.”


L’avvocato dei tre in causa contro Microsoft ha dichiarato di esser stato contattato per primo da Shannon Smith, che aveva avuto dei problemi a connettersi alla rete Xbox LIVE a dicembre. Secondo Smith, anche sotto sollecitazioni, la Microsoft (o più precisamente il team che gestisce Xbox LIVE) non ha dato alcun tipo di spiegazione del problema.

In seguito all’apertura della causa contro Microsoft altri 50 querelanti hanno aderito alla class-action, nel tentativo di “recuperare i fondi perduti a causa del disservizio”.

“[riferito a Microsoft] Si prendono i soldi per il servizio, e poi non si assicurano che il servizio funzioni a dovere. Mettono il carro prima dei buoi. Per come la vedo io, dovrebbero prima assicurarsi che il servizio ci sia e funzioni. Che il prodotto funzioni. E soltanto dopo sentirsi liberi di prendere i soldi per il servizio e/o il prodotto.”

Gibson ha inoltre dichiarato di aver ricevuto da utenti di Xbox LIVE oltre 500 e-mail, delle quali circa il 10% prendevano in giro lui e la sua causa, e il restante 90% offriva solidarietà e supporto morale.

A quanto pare il gioco gratis, che tra poco arriverà a tutti gli utenti Xbox LIVE del mondo non è bastato o servito per calmare gli animi di giocatori scontenti. Sarà che in Italia non abbiamo un sistema class-action, ma secondo noi di Io Videogioco reazioni eccessive a situazioni tutto sommato “banali” sembrano rispecchiare un sistema legale molto sfruttato per fini personali. E voi che ne pensate? Fareste causa contro Microsoft se ne aveste l’occasione? Fateci sapere nei commenti!

Fonte: MTVNews

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